ReBLOG

Il foil: il ruolo centrale per una stampa a caldo di qualità
Il foil ricopre una funzione fondamentale nel processo di stampa a caldo, ma è ecosostenibile?
Il pregio di un packaging ornato da elementi dorati che brillano ad ogni movimento, la sensazione al tatto di un dettaglio stampato a caldo leggermente goffrato, l’eleganza trasmessa dalle lamine dorate e la densità con cui le pellicole pastello sovrastano ogni tipo di dettaglio: sono anche queste le piccole cose che conquistano un consumatore nella scelta di un prodotto.
La magica resa della stampa a caldo su un prodotto di cartotecnica dipende da molti fattori, in primis l’abilità dello stampatore e le sue scelte tecniche, ma ciò che può influenzare il risultato finale in modo determinante è la scelta del foil da applicare alla superficie di stampa.
La correttezza degli strumenti utilizzati durante la nobilitazione a caldo è infatti un fattore fondamentale per la perfetta riuscita del prodotto.
Ogni tipologia di superficie di stampa richiede una particolare durezza, o al contrario morbidezza, del foil applicato: questa è la prima condizione vincolante nella scelta del materiale corretto.
Cos’è il foil per la stampa a caldo?
Il foil utilizzato per la stampa a caldo non è altro che un film estremamente sottile composto da più strati che, grazie alla pressione e al calore impressi sul cliché durante il processo di nobilitazione, si scompone applicando lo strato colorato alla superficie di stampa.
La maggior parte dei foil è composta da cinque strati:
- strato di supporto: composto normalmente da un film in poliestere molto resistente che funge da base ai layers sovrapposti e ne consente l’arrotolamento;
- strato di rilascio: uno strato di cera trasparente che permette agli altri strati di staccarsi dalla base protettiva, grazie all'applicazione di calore e pressione;
- strato di colore: qui giace il colore sotto forma di pigmenti organici e inorganici. Spesso nei foil metallici questo strato è trasparente o traslucido.
- strato metallico: uno strato composto da alluminio o polveri di PVC in grado di ricreare il riflesso o l’opacità desiderata;
- strato adesivo: fondamentale per fissare il foil al supporto da stampare. Le caratteristiche di stampabilità dei vari foil sono determinate dalla presenza, in questo strato, di una quantità più o meno abbondante di materiale adesivo.
Stampa a caldo ed ecosostenibilità
L’intraprendenza e la sensibilità per le tematiche ambientali del mercato in cui opera, ha fatto sì che LCF avviasse un progetto di R&D volto a validare il processo di nobilitazione a caldo e i materiali utilizzati con un’analisi di laboratorio che certifica la riciclabilità con la carta del prodotto finale: il progetto RECUBE.
Ricevendo la certificazione di conformità del Metodo Aticelca 501 di livello A, LCF può attestare la riciclabilità con la carta con uno scarto inferiore al 10% dei prodotti cartotecnici realizzati con questo standard di produzione, rendendo quasi nullo l’impatto ambientale derivato dallo smaltimento dei prodotti stampati a caldo.
LCF ha successivamente raccolto, raggruppandoli in un'unica mazzetta, i campioni di foil che permettono di stampare a caldo in maniera ecosostenibile: uno strumento operativo a disposizione di agenzie e packaging designer per la progettazione di splendidi lavori cartotecnici che rispettano l’ambiente che ci circonda.